Cavalleri: “Franciacorta addio”
In attesa di conoscere il nome del nuovo Presidente, il Consorzio Franciacorta perde una delle sue consociate storiche.
L’azienda Gian Paolo e Giovanni Cavalleri, fondata ad Erbusco nel 1979, esce dal sodalizio. E la motivazione, contenuta all’interno di una lettera, è destinata a far discutere.
«Con profondo rammarico, l’azienda agricola Cavalleri di Erbusco (Bs) esce, da questa primavera, dal Consorzio di tutela del Franciacorta e rinuncia per i propri vini spumanti alla relativa Denominazione, che perciò non sarà più indicata sulle nostre bottiglie. La dolorosa decisione non è certo presa per divergenze con i criteri e con le norme che hanno sostanziato fin dalle origini il disciplinare della Docg, quanto piuttosto perché non ci riconosciamo più nello spirito e nei valori che oggi governano le decisioni, per quanto legittime, del Consorzio e della Denominazione».
Anzi, parafrasando Diodato, la scelta è destina ta a fare rumore. Un rumore che solo il tempo potrà valutare se questa decisione, seppure sofferta, ha fatto bene e a chi.
E sul tavolo del Consorzio, che a breve giro di posta dovrà affrontare scelte importanti per il futuro, adesso c’è anche la lettera di Cavalleri che ha mandato un chiaro segnale. Al nuovo presidente, che esca tra i papabili (Emanuele Rabotti – Monte Rossa, Arturo Ziliani – Berlucchi, o Paolo Pizziol – Villa) o che sia un nome a sorpresa, magari una donna, anche il difficile compito di capire quale strada intraprendere per il futuro per evitare che, dopo quella di Cavalleri, arrivino anche altri addii eccellenti.
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