Passirano, i sostenitori della Sala studio sono ancora in attesa di risposte. E l’amministrazione tace
[Comunicato Stampa] La Sala Studio è stata aperta nel dicembre 2021 in risposta a un’esigenza espressa dalla popolazione giovanile all’Amministrazione, tramite la Consulta delle Politiche Giovanili. Si trattava di uno spazio inclusivo che, essendo aperto 24/7 – grazie all’utilizzo di un badge –, era pensato per andare incontro alle esigenze di tutti gli studenti maggiorenni, residenti e no, che avessero
bisogno di uno spazio silenzioso e attrezzato per studiare in tranquillità.
L’attuale Amministrazione ha deciso unilateralmente, durante la sessione di esami di settembre 2024, di modificare gli orari di apertura senza confrontarsi con gli utilizzatori della Sala e nemmeno con i membri della Consulta.
A seguito di questa decisione alcuni fruitori hanno cercato di contattare l’Amministrazione senza successo, scrivendo una mail alla Sindaca – ad oggi senza risposta – e chiedendo verbalmente un incontro all’Assessora alla Cultura, Istruzione e Politiche Giovanili, che prima lo ha accordato ma poi lo ha annullato senza fissare una nuova data.
Dopo i primi tentativi non andati a buon fine, a fine settembre i sostenitori si sono mobilitati per cercare di far sentire la propria voce tramite una raccolta firme – di giovani dai 18 ai 35 anni – che ha raggiunto in poco tempo il centinaio – 70 firme di residenti e 30 di non residenti – per mostrare come il desiderio di uno spazio accessibile e libero per lo studio fosse condiviso da tanti e per richiedere all’Assessora competente un incontro, così da poter trovare una soluzione condivisa.
Dopo più di un mese e dopo un’interrogazione da parte della minoranza, l’Amministrazione ha mandato una risposta in cui ignora totalmente la richiesta d’incontro e adduce come motivazione dell’orario ridotto la scarsa frequentazione e l’uso improprio degli ambienti, non citando la decisione di chiudere totalmente la Sala di domenica.
In tale risposta si fa riferimento a un monitoraggio, che non viene però allegato.
Siamo consapevoli che è capitato che la Sala non fosse utilizzata nel modo corretto, soprattutto negli ambienti esterni, ma preme evidenziare che questo comportamento è perpetrato da ragazzini minorenni che non dovrebbero averne accesso. Con l’introduzione dell’orario ridotto il problema anziché risolversi è peggiorato.
Considerato che gli strumenti ufficiali non hanno funzionato, vorremmo rinnovare da queste pagine la nostra richiesta di incontro, in quanto la nostra volontà di dialogare con la nuova Amministrazione per trovare una soluzione condivisa non è venuta meno e riteniamo che l’imposizione dell’orario ridotto, introdotto senza alcun dialogo con la cittadinanza, potrebbe essere più dannosa che costruttiva.
Rimaniamo aperti e desiderosi di un confronto perché riteniamo che senza dialogo non vi sia democrazia. (I sostenitori della Sala Studio)