PEDALANDO VERSO IL 2023: la Ciclovia della Cultura, tra “Bergamo e Brescia Capitale delle Cultura di Fabio Perletti
C’è la Franciacorta
Un territorio può generare valore, materiale ed immateriale, farsi
brand e veicolare la propria immagine per creare opportunità, ma
soprattutto condizioni ideali per chi ci vive, investe, lavora. Può,
certo. E perché la strategia non si dissolva in una mera operazione di
marketing, la combinazione tra i diversi fattori che la compongono deve
essere bilanciata, organica e strutturalmente integrata. È ciò che è
stato in grado di fare il territorio della Franciacorta che di un
prodotto, il vino, ha fatto il suo brand, un marchio di fabbrica
internazionalmente riconosciuto, apprezzato, invidiato.
Ora, l’occasione di ulteriore richiamo e prestigio per il territorio
della Franciacorta non può che esser quella rappresentata da “Bergamo
Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”. Perché questa terra di
mezzo tra le due città rappresenta al meglio, ed il meglio, per un
comune investimento che vada oltre i due capoluoghi e possa coinvolgere
attivamente entrambe le province e l’intera regione lombarda. Da qui,
infatti, si può partire per incontrare e scoprire gran parte del
territorio bresciano, oltre ad essere a due passi da quello bergamasco.
Un’occasione ghiotta, dunque, quella di potersi inserire nell’evento
al via tra poco meno di dodici mesi, costruendo un percorso che vada
oltre lo spazio temporale rappresentato dal 2023 e concretizzando
progetti più a lungo termine, che partano dal coinvolgimento di tutti
gli attori del territorio.
Non è un caso dunque se tra le prime azioni concrete che Brescia e
Bergamo hanno iniziato a programmare insieme c’è quel itinerario
ciclopedonale definito suggestivamente «Ciclovia della Cultura». Un
percorso che partendo da Brescia arrivi a Bergamo – e viceversa – e
che attraversa appunto principalmente la Franciacorta e il Sebino. Un
percorso unificato di circa 75 chilometri che prevede il recupero degli
antichi tracciati, già mappati e di interesse regionale: pensiamo in
particolare alla ciclabile Brescia-Paratico e alla Bergamo-Sarnico. Dopo
la sigla tra i due Comuni e le due Province del Protocollo d’intesa si
è cominciato ad elaborare un progetto ad impatto zero, fruibile da
tutti che punterà sulla riqualificazione dell’esistente con percorsi
da raccordare e valorizzare che daranno vita anche a nuove ciclabili,
strade campestri opportunamente dotate di nuova segnaletica, messa in
sicurezza delle intersezioni e una campagna di promozione e
comunicazione per farla conoscere. Per sostenere economicamente il
progetto è di recente stanziamento l’ulteriore importante
finanziamento di 3 milioni di euro da parte dal Ministero del Turismo.
Somma che si aggiunge ai 6 milioni di euro già stanziati da Regione
Lombardia.
Una strada unisce. Il progetto negli intenti ha l’obiettivo unire di
più e meglio Brescia e Bergamo e lo fa a partire da questa ciclovia. Lo
farà se saprà incarnare quella saggezza tipica e antica dei visionari
viticoltori di questi luoghi, che nel loro operare sono stati artefici
nei decenni del recupero, della conservazione e della valorizzazione del
patrimonio edilizio, storico e naturale. Così questo tracciato, a misura
d’uomo e capace di accogliere un nuovo e crescente turismo
sostenibile, troverà e farà conoscere nel suo percorso quei luoghi
unici per valore storico e naturalistico: dal Sebino, con Sarnico,
Paratico e Iseo, fino ad attraversare o lambire moltissimi dei Comuni
franciacortini con i loro borghi, monasteri, castelli e monumenti.
Un progetto che ridefinirà il territorio e la sua fruizione, mappa di
un turismo sostenibile che questa terra vuol far crescere, permettendo a
noi di scoprire ciò che ancora, magari a due passi da casa, non
conosciamo e che possiamo presentare, al meglio, al mondo.
Un link per conoscere il progetto nel
dettaglio:https://www.comune.brescia.it/news/2021/febbraio/Documents/2021.02.24_Ciclovia%20BG-BS.pdf
[1]
Links:
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[1]
https://www.comune.brescia.it/news/2021/febbraio/Documents/2021.02.24_Ciclovia%20BG-BS.pdf