FRANCESCO PASINI INVERARDI, impegno per la Franciacorta
Buongiorno sindaco, la prossima settimana “Franciacorta in bianco” arriva a Passirano presso Villa Fassati Barba, antica dimora oggi conosciuta per ricevimenti e matrimoni fiabeschi. A che punto siamo con la valorizzazione dei tanti tesori che la Franciacorta può vantare?
Onestamente siamo ad un punto di partenza. Terra della Franciacorta, associazione che presiedo e che riunisce i 22 comuni della Franciacorta, proprio in questi mesi avvierà una ricognizione di tutto il patrimonio storico; sarà l’occasione per portare luce anche a dei luoghi nascosti, ad oggi ancora sconosciuti ai più. Auspico che questo punto di partenza porti ad una ampia valorizzazione nel breve tempo.
Tema del “Convivium” è la sinergia tra il comune di Brescia e i comuni della Franciacorta in vista del 2023, che vedrà Brescia e Bergamo capitali italiane della cultura. Come ritiene questa collaborazione?
La sinergia con il comune di Brescia è strategica. Il nostro territorio si trova nel cuore dei territori di Brescia e Bergamo e può diventare un punto di collegamento significativo da far conoscere.
Da una nostra ricerca, lei è il quarto sindaco franciacortino più seguito sui social networks; quanto è importante secondo lei la comunicazione oggi?
Sinceramente devo dire che non sono molto avvezzo alla comunicazione; uso i canali social ma dovrei usarli ancor di più. Oggi esiste solo ciò che viene comunicato, tutti i cittadini hanno grande desiderio di informazioni ed è necessario quindi comunicare ciò che si fa. Ciò che non viene comunicato quasi non esiste, non viene percepito.
La comunicazione è però un’arma a doppio taglio, da un lato ci permette di conoscere la realtà, ma spesso le verità vengono distorte ed è importante le ognuno di noi verifichi con spirito critico l’attendibilità delle informazioni e delle notizie che vengono somministrate.
La pandemia limiterà la tappa di “Franciacorta in bianco” a Passirano, niente degustazioni aperte al pubblico, soltanto visite guidate in Villa Fassati. Come descrive questi due anni in prima linea? Cosa ritiene resterà in dote da questa epoca storica così segnante?
Questi due anni sono stati da una parte sicuramente sconvolgenti e hanno marcato profondamente i cuori delle persone. Questa situazione così drammatica, nel momento stesso che ci fa cogliere il senso di caducità della vita, ci ha richiama ai valori veri ed importanti: salute e rapporti di amicizia tra le persone.
Speriamo che da questa pandemia si possa sviluppare una coscienza individuale e collettiva su quelli che sono i veri valori valori della vita. Sul piano pratico, sono da riportare i grandi passi in avanti che sono stati fatti per adattarsi alle restrizioni portate dalla pandemia, come la digitalizzazione. Cioè quello sviluppo informatico che possa permettere ad il cittadino di interagire con la pubblica amministrazione direttamente da casa. Ritengo che il 2022 sarà in questo ambito, l’anno strategico.
Al termine del “Convivium” i partecipanti avranno l’opportunità di degustare il famoso “Chisulì” di Monterotondo. Consigli ad un visitatore cosa scoprire nel territorio che lei amministra.
Sono contento di una degustazione limitata di questo prodotto; è la De.Co. di Passirano e noi ne siamo molto orgogliosi. Affonda le proprie radici nel passato, io ho ricordi fin da quando ero piccolo e quindi è un prodotto che caratterizza il territorio ed in modo particolare la comunità di Monterotondo.
Ad un visitatore anzitutto posso citare la bellezza del territorio e del paesaggio naturalistico, poi per quanto riguarda l’ambito architettonico a Passirano non può mancare la visita al Castello ed al centro civico composto dalla Parrocchia di S. Zenone, all’Ex-Casa del Fascio e del centro di educazione permanente; a Monterotondo il punto panoramico in località All’Angelo, La parrocchia di San Vigilio ed i ruderi della boschina; a Camignone il nostro gioiello, il piccolo borgo di Valenzano, risalente ad oltre 1000 anni fa, che conserva dei luoghi dal grande valore culturale.
Prima di lasciarci le chiediamo qual è stato il momento più bello in questi ormai 7 anni al timone del comune di Passirano e quale il progetto che vuole certamente portare a termine in questi ultimi 2 anni.
Momenti belli che caratterizzano la vita del sindaco sono tanti; quello che tengo nel cuore è la visita al Papa nel 2020; in quel momento mi è sembrato di portare al cospetto del Pontefice tutti i miei concittadini.
Per il futuro non ho particolari sogni nel cassetto, vivo alla giornata che è fatta di tante piccole cose. Cerco di mettere assieme ogni giorno un pezzettino ed il futuro lo si costruisce con i cittadini. Di cose da fare ce ne sono moltissime, in tutti gli ambiti amministrativi, senza tralasciare le questioni legate a manutenzioni ed opere pubbliche, nonchè ad una visione di un piano urbanistico.
Non ho nessun sogno particolare nel cassetto, se non quello che ho già realizzato: avere una squadra di governo amministrativa coesa, fatta di persone oneste e sempre in prima linea per il bene dei cittadini.