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ALBERTO VANOGLIO, CULTURA E MOBILITA’ SOSTENIBILE PER OME E LA FRANCIACORTA

Questa settimana Franciacorta in Bianco fa tappa per Ome in una delle location più affascinanti e ricche di storia della Franciacorta: il Borgo del Maglio. Ne abbiamo approfittato per fare due chiacchiere con il Sindaco Alberto Vanoglio, responsabile cultura dell’associazione Terra della Franciacorta, ente che riunisce i 22 comuni della Franciacorta. Ci ha raccontato le progettualità in campo tra una rete culturale viva e vibrante e grande attenzione alla mobilità sostenibile.

Buongiorno Sindaco, siamo alle porte della seconda tappa di Franciacorta in Bianco, la rassegna lattiero-casearia che da quest’anno diventa itinerante e proprio Ome ospiterà la kermesse presso il Borgo del Maglio, un luogo
magico ora frutto di un attento recupero. Quali i prossimi passi per favorire la scoperta turistica del suo territorio?

Il Borgo del Maglio è il fiore all’occhiello del comune di Ome, è una fucina del quindicesimo secolo ancora attiva, perchè i nostri fabbri dimostratori il sabato e la domenica, da marzo a novembre gli danno vita. A fianco abbiamo la Casa Museo che raccoglie la collezione dell’antiquario Malossi, donata al Comune di Ome; un tesoro davvero prezioso soprattutto accostato all’unicità del Maglio. Abbiamo di recente vinto il bando di Regione Lombardia dedicato ai Borghi Storici, quindi nei prossimi mesi l’intero Borgo del Maglio sarà oggetto di una grande riqualifica. Oltre alla ristrutturazione dei luoghi appena citati andremo a puntare sugli spazi esterni con un’area cani, area camper e parcheggio e soprattutto andremo a recuperare quello che è un monumento al momento vuoto, “La Casa Gialla”, diventerà una locanda ed un ostello per tutti coloro che verranno a trovarci.

Il Borgo del Maglio di Ome

La tipicità di questa zona è principalmente data dalla posizione strategica; proprio da qui, infatti, parte la Via Valeriana, che permette di raggiungere a piedi il lago d’Iseo. Perciò siamo certi possa essere un’ottimo punto di partenza per i Viandanti per andare a scoprire le bellezze del nostro territorio.

Ome è un paese ricco di tesori, ce ne racconta qualcuno?
Tra tutti sicuramente gli orti botanici, a Sud quello delle querce e a Nord quello delle Conifere; il primo ha festeggiato 10 anni ed il secondo 25 anni. Hanno ormai una lunga storia, dovuta soprattutto alla grande passione e amore che il Cav. Antonio De Matola ed i volontari mettono in questo luogo così importante. Due gioielli botanici e scientifici che sono per noi importanti anche in un’ottica educativa, non solo per le scolaresche che li animano e ne vengono a scoprire le bellezze botaniche ma anche, grazie ad una recente convenzione con l’Università deli Studi di Brescia,
per gli studenti universitari delle facoltà di Farmacologia e Scienze Agrarie.

Quale ruolo ritiene possa avere la Franciacorta nel prossimo futuro tra PNRR e la grande occasione di Brescia e Bergamo città della cultura 2023?

Brescia e Bergamo Capitali della cultura 2023 sarà senza dubbio una grande occasione per la Franciacorta. Essendo la terra di mezzo, non dobbiamo perdere l’occasione per “tirare a lucido” i nostri gioielli e metterli in mostra durante questo evento. La ciclovia della cultura, che unirà le due città, passerà proprio dalla Franciacorta; saremo quindi una tappa obbligata per chi ci verrà a trovare in auto o anche solo in aereo da Orio al Serio.

La mobilità sostenibile è uno dei progetti più importanti di Terra della Franciacorta; vogliamo sempre più andare a potenziare quella che è la nostra rete, con la ferrovia ed il treno ma anche le ciclabili che dovranno sempre più collegare i nostri comuni sia a supporto dei cittadini residenti che a vantaggio dei flussi turistici.

Sul piano culturale quali saranno i prossimi appuntamenti che Terra della Franciacorta sta preparando?

Stiamo lavorando con molto impegno in vista del 2023 continuando a costruire reti. Reti tra le varie amministrazioni comunali ma anche tra le associazioni culturali che animano i nostri territori, in campo musicale e teatrale; non solo tra i comuni locali ma anche con la città perchè è fondamentale che avvenga anche questo scambio. Teatro grande, Brescia Musei e tanti altri attori sono al lavoro con noi per costruire un palinsesto davvero ricco per gli anni a venire e specialmente per il 2023.

Da Franciacortino cosa ama di più del suo territorio? Cosa cambierebbe?

Sono nato e cresciuto in Franciacorta, quindi la mia opinione è probabilmente distorta da quello che è il mio vissuto; ho fatto solo pochi anni di università a Milano e mi sono reso conto della differenza di vita dei due territori, sia in positivo che in negativo. Certamente ho scelto di ritornare a vivere in una dimensione più umana che mi possa garantire una qualità di vita che ritengo migliore. Forse mancano dei servizi che nei grandi paesi o nelle grandi città potrei trovare ma il poter passeggiare tra le colline ed i vigneti, oppure il poter puntare sui prodotti a km 0 delle aziende agricole è un “plus”, per una comunità ed un territorio che hanno tanto da dare sul piano culturale, ambientale, gastronomico ed umano; è viva e vibra di associazioni che animano tutto l’anno gli eventi del mio territorio.

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