SCOPRIAMO LA FAUNA ORNITOLOGICA DELLE TORBIERE – Il regolo
Il regolo comune (Regulus regulus) è un uccello appartenente all’ordine dei passeriformi e alla famiglia dei Regulidi. Di piccole dimensioni, a malapena raggiunge i 9 cm di lunghezza con u peso compreso fra i 4 e i 7 grammi, ha un’apertura alare fino a 15 cm, per cui il regolo è il più piccolo uccello europeo. E’ riconoscibile per i caratteristici disegni della sommità del capo che è ornata da una crestina bordata di nero, arancione nei maschi e gialla nelle femmine, mentre è assente nei giovani. Ha un aspetto massiccio e arrotondato, con una grossa testa incassata sul tronco, corto becco sottile, ali arrotondate, coda dalla punta forcuta e zampe lunghe e forti con artigli ricurvi. Il piumaggio è di colore verde oliva su tutto il corpo, più scuro sulle ali e con la coda e le penne remiganti nerastre con orli delle penne verde oliva-dorato, mentre le penne copritrici sono bianche con la punta nera. Inoltre presenta sfumature gialline su scapole e fianchi, la nuca tende al grigio cenere; gola, petto e ventre virano verso il grigio-biancastro e la faccia mostra mascherina bianca attorno agli occhi e al becco.
L’habitat prediletto di questi uccelli durante il periodo riproduttivo è rappresentato dalle pinete montane a prevalenza di abete rosso o bianco fino a 3000 m di quota, giungendo a rappresentare il 60% degli uccelli totali presenti in queste aree. Non disdegna parchi e giardini urbani se presentano conifere adatte. In Italia nidifica tra i 900 e i 1900 metri di quota ed è molto comune anche come uccello svernante. Il nido ha una forma sferica e viene sospeso sui rami esterni alti degli abeti, in cui depone da 7 a 11 uova, con una cova che dura 11-17 giorni. I piccoli restano nel nido per 13-18 giorni e raggiungono la maturità sessuale attorno all’anno di vita, tuttavia il tasso di mortalità annuo di questi uccelli si aggira attorno all’80%: la speranza di vita di questi uccelli si aggira dunque attorno agli otto mesi, sebbene vi siano casi eccezionali di esemplari selvatici vissuti dai 4 ai 7 anni.
Il regolo è una specie migratoria, con le popolazioni più settentrionali che durante i mesi freddi migrano verso sud, percorrendo anche 250–800 km al giorno. Spazia dall’Europa al Giappone attraverso la penisola anatolica, il Caucaso, l’Himalaya e la Corea. Essendo un uccello insettivoro la sua alimentazione è a base di ragni, piccoli, insetti, bruchi e larve, che trova rovistando tra il fogliame e nella corteccia degli alberi. Il richiamo è acuto e ronzante, emesso a intervalli di 1-4 secondi: i maschi cantano ripetendo velocemente il richiamo per 3-4 secondi 5-7 volte al minuto.
Il regolo è un uccello diurno e abbastanza gregario, in inverno può formare stormi misti a diverse specie di cincia. Dato il velocissimo metabolismo, tipico degli animali di piccola taglia, ha un ritmo di vita molto rapido che lo porta a passare la maggior parte del loro tempo alla ricerca di cibo su e giù fra i rami, ispezionando continuamente la corteccia e le foglie col becco. Durante l’inverno, quando il cibo scarseggia, i regoli sono in grado di abbassare il proprio tasso metabolico e far scendere la temperatura corporea fino a 10 °C durante la notte per ridurre il fabbisogno energetico.
Testo a cura di Roberto Ciri.